App per diventare insegnante: le migliori per prepararti ai concorsi e vivere la passione per la scuola

Giulio Righi

15 Dicembre 2025

Roma, 15 dicembre 2025 – Diventare insegnante in Italia oggi è spesso un percorso che parte da sogni d’infanzia: magari davanti a una fila di peluche, “studenti” attenti sul divano di casa. Poi, anni dopo, si traduce in ore passate tra manuali, quiz e concorsi. E in tutto questo il digitale ha ormai un peso enorme. Da tempo chi vuole entrare nel mondo dell’insegnamento trova a portata di mano una serie sempre più vasta di applicazioni, pensate sia per chi studia per i concorsi pubblici sia per chi vuole semplicemente capire com’è fatta la scuola “da dentro”.

Concorsi scuola, le app che fanno la differenza

Negli ultimi due anni, con il nuovo ciclo di concorsi scuola e le nuove regole per l’accesso, sono spuntate molte app che promettono un aiuto concreto nella preparazione alle prove scritte e orali. Sono piattaforme digitali con quiz, spiegazioni passo passo e strumenti per tenere sotto controllo i progressi. Tra le più gettonate – secondo l’Associazione Nazionale Docenti – ci sono Concorsone Docenti Quiz, WeSchool e MyQuiz Scuola. Funzionano sia su Android che su iOS e permettono di simulare la prova ministeriale con domande sempre aggiornate ai bandi più recenti.

“Ogni giorno dedico almeno tre ore alla piattaforma, ripetendo i quiz finché non arrivo all’80% di risposte giuste”, racconta Federica C., che si prepara al prossimo concorso per la scuola primaria a Milano. La stessa app offre anche una sezione con “mini-lezioni”, dove si spiegano gli argomenti più importanti della pedagogia e della normativa scolastica. “Le domande cambiano spesso – precisa Federica – quindi è fondamentale restare sempre aggiornati”.

Provare l’insegnamento senza il banco vero

C’è chi invece, prima ancora di affrontare il concorso vero e proprio, vuole “assaggiare” il mestiere dell’insegnante. In questo campo stanno prendendo piede simulatori che propongono una vera “giornata tipo” in classe: si chiamano Teacher Simulator e Classroom Manager, disponibili in italiano e inglese. L’utente si trova davanti a situazioni concrete: interrogare uno studente, correggere compiti, gestire piccoli conflitti. Un modo nuovo per avvicinarsi alla vita scolastica.

Chi li ha provati dice che “il realismo fa davvero impressione”, come racconta Marco D., neolaureato in Lettere. “C’è un lato ludico – spiega – ma certi imprevisti sono proprio veri. Non basta conoscere la materia: serve anche pazienza e intuito”. Gli sviluppatori chiariscono che queste app non vogliono sostituire l’università ma dare un assaggio delle dinamiche quotidiane tra i banchi.

Non tutte le app sono uguali

Non tutte le applicazioni però si equivalgono: alcune puntano solo sul numero dei quiz (anche più di 10mila domande a scelta multipla), altre invece inseriscono moduli con didattica innovativa o schede su temi caldi come l’inclusione o le nuove tecnologie in classe. Sara Fiorini, docente di pedagogia all’Università Roma Tre, mette in guardia: “Prepararsi ai concorsi non può ridursi solo all’esercizio sui quiz. Le app vanno usate con senso critico”.

Importanti sono anche i forum collegati alle app, dove si discute di dubbi normativi o strategie per affrontare al meglio le prove preselettive. Un aspetto evidenziato anche dall’ultimo report del Ministero dell’Istruzione: “Il digitale aiuta nella formazione ma la base resta sempre conoscere bene i programmi”, spiegano fonti ministeriali.

Un mercato digitale in crescita fra entusiasmo e critiche

Dietro queste app c’è un mercato tech italiano fatto da startup ma anche da editori tradizionali come Zanichelli o Simone Edizioni Giuridiche che hanno puntato sul digitale per aggiornare il loro catalogo. Il costo medio? Tra 2 e 12 euro al mese: una spesa che molti candidati vedono come un investimento necessario.

Non mancano però opinioni discordanti: qualcuno segnala “domande troppo facili” o “contenuti poco aderenti alle richieste vere dei concorsi”, come mostrano alcune recensioni sugli store digitali. Ma il trend è chiaro: prepararsi digitalmente alla professione di docente sta diventando quasi indispensabile per migliaia di aspiranti insegnanti.

Così quel vecchio sogno – fare il maestro o la maestra – passa ormai anche dallo schermo dello smartphone. Ma resta intatto lo spirito di chi ogni giorno sceglie di mettersi alla prova tra banchi, alunni e le nuove sfide della scuola italiana.

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