AMINA Bank prima in Europa ad adottare Ripple per pagamenti transfrontalieri veloci

Corrado Pedemonti

14 Dicembre 2025

Zurigo, 14 dicembre 2025 – Ripple ha ufficializzato stamattina la sua nuova partnership con AMINA Bank, la banca svizzera di Zurigo, regolamentata dalla FINMA. È la prima volta che una banca europea utilizza Ripple Payments per gestire pagamenti internazionali quasi istantanei. L’annuncio, arrivato con un post sull’account ufficiale X alle 9:17, apre una nuova strada nella digitalizzazione dei servizi finanziari tra Europa e altri mercati. Cambierà subito il modo in cui clienti privati e aziende trasferiranno fondi oltre confine.

Ripple Payments arriva nelle banche europee

Nella nota diffusa da Ripple si parla di un’intesa che porterà la loro piattaforma blockchain a processare pagamenti internazionali in pochi secondi. Un bel salto rispetto ai tempi lunghi dei canali tradizionali. AMINA Bank, che fino al 2023 si chiamava Seba Bank, è uno dei protagonisti fintech più vivaci in Svizzera. Dal quartier generale di Altstetten, alle porte di Zurigo, ha già fatto parlare di sé come pioniere nei servizi digitali per clienti privati e istituzionali.

“È un momento importante per il mercato europeo,” ha detto stamattina Monica Long, presidente di Ripple. “Perché permette a una banca sotto vigilanza svizzera di offrire trasferimenti quasi immediati tra Europa, Asia e Americhe, sia in valute tradizionali che digitali.” In pratica, la tecnologia Ripple promette di tagliare tanti passaggi intermedi – con vantaggi su costi e trasparenza – che finora hanno rallentato i movimenti di denaro tra continenti.

Normative e scelte strategiche

La scelta di AMINA Bank non è casuale. La Svizzera resta uno dei centri principali dell’innovazione bancaria in Europa, grazie a regole attente ma aperte alle tecnologie blockchain. Sul sito della FINMA – l’autorità federale sui mercati finanziari – si legge che AMINA può già operare con criptovalute e asset digitali in modo regolamentato. Un traguardo tutt’altro che scontato in Europa.

Il CEO dell’istituto, Franz Bergmueller, ha commentato l’accordo poco dopo le 10: “Vogliamo offrire ai nostri clienti una soluzione sicura e trasparente per i pagamenti globali. Ripple Payments è stata scelta proprio per ridurre rischi operativi e tempi di chiusura delle transazioni.” Nei corridoi della City zurighese, questo passo viene visto come un segnale forte verso una maggiore apertura anche da parte delle banche tradizionali agli strumenti digitali.

Pagamenti transfrontalieri: cosa cambia davvero

Sul fronte pratico, la partnership tra Ripple e AMINA Bank permetterà a clienti svizzeri ed europei di inviare e ricevere denaro tramite Ripple in pochi minuti. Un taglio netto rispetto ai bonifici SWIFT che spesso richiedono più di un giorno. Si parla di bonifici istantanei sia per operazioni personali sia per quelle aziendali: dai grandi trasferimenti corporate ai pagamenti più piccoli per i privati.

“Non servirà più aspettare giorni o passare da vari intermediari,” ha spiegato nel primo pomeriggio un portavoce AMINA nella sede centrale di Badenerstrasse. Tra i primi a beneficiare del servizio ci saranno aziende impegnate nell’import-export e privati che inviano rimesse verso Asia e Sud America.

Sfide sul tavolo e futuro da scrivere

Non mancano però le incognite. Anche se la blockchain promette efficienza e sicurezza, i rischi normativi e i controlli antiriciclaggio restano questioni aperte nel dibattito europeo. Come ha sottolineato stasera un analista della Swiss Finance Institute, “ogni cambiamento così rapido spinge banche e regolatori a rivedere procedure e strumenti di controllo.” Solo allora si potranno vedere davvero gli effetti della digitalizzazione su larga scala.

Ripple intanto continua a espandersi fuori dagli Stati Uniti dopo i recenti chiarimenti legali con la SEC. L’arrivo di Ripple Payments in Europa è, secondo molti esperti del settore, un passo concreto verso l’integrazione fra sistemi bancari tradizionali e infrastrutture blockchain. Nei prossimi mesi si capirà se altre banche europee seguiranno il percorso aperto da AMINA o se peseranno ancora dubbi normativi. Di certo, il settore dei pagamenti transfrontalieri digitali ha appena preso una svolta importante.

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