Amazon lancia Bee, il braccialetto AI che può sostituire lo smartphone (ma ti ascolta sempre)

Amazon lancia Bee, il braccialetto AI che può sostituire lo smartphone (ma ti ascolta sempre) - cryptohack.it

Lorenzo Fogli

29 Settembre 2025

Un dispositivo con intelligenza artificiale integrata capace di trasformare conversazioni in promemoria e messaggi, ma che solleva dubbi sulla riservatezza dei dati.

Un nuovo progetto di Amazon è destinato a far discutere: si chiama Bee ed è un braccialetto intelligente capace di registrare ogni parola pronunciata intorno a chi lo indossa. Non si tratta di un gadget pensato per lo spionaggio, bensì di un assistente personale sempre attivo che può trasformare le conversazioni quotidiane in note, liste o promemoria. Il prezzo contenuto, circa 50 dollari più un abbonamento mensile, lo rende accessibile a un ampio pubblico, ma i dubbi sulla privacy sono già al centro del dibattito.

Come funziona Bee

Bee si indossa al polso come un normale fitness tracker, ma invece di monitorare i passi raccoglie le parole. Se non viene disattivato manualmente, il bracciale registra le frasi considerate rilevanti e le elabora in azioni concrete: un appuntamento da inserire in calendario, la lista della spesa detta a voce, un promemoria urgente.

Il dispositivo è collegato agli account dello smartphone e può inviare messaggi, gestire calendari e notifiche, ricordare scadenze. Amazon lo descrive come un accompagnatore discreto, capace di memorizzare informazioni senza bisogno di schermi o comandi complessi. Un’esperienza che, nelle intenzioni, dovrebbe risultare più fluida rispetto a quella degli smart speaker o degli smartwatch tradizionali.

Privacy e limiti del sistema

La natura di questo braccialetto solleva inevitabili interrogativi sulla tutela dei dati personali. Amazon assicura che Bee non conserva né archivia le registrazioni audio e non le utilizza per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Secondo le policy, restano memorizzate soltanto le informazioni essenziali all’interazione con l’utente, necessarie a garantire risposte personalizzate.

È prevista anche una funzione in sviluppo che consentirà di definire “zone di silenzio”, geografiche o tematiche, in cui Bee smetterà automaticamente di ascoltare. Resta però da capire se tali garanzie saranno rispettate nel tempo, considerando le polemiche già affrontate da Amazon in passato, ad esempio con l’uso controverso dei dati raccolti dalle videocamere Ring.

Il mercato e le prospettive future

L’arrivo di Bee apre un nuovo capitolo nel settore dei wearable intelligenti. Non mancano precedenti fallimentari, come l’Humane AI Pin, lanciato a un prezzo dieci volte superiore e mai realmente apprezzato dal pubblico. Il costo contenuto del braccialetto Amazon potrebbe invece favorirne la diffusione, attirando consumatori curiosi e meno diffidenti verso un oggetto che ascolta continuamente.

Se Bee riuscirà a bilanciare utilità e fiducia, potrebbe segnare l’inizio di una nuova generazione di dispositivi capaci di sostituire funzioni tipiche dello smartphone, offrendo un’interazione più naturale e immediata. Il successo dipenderà dalla capacità di Amazon di dimostrare che questo braccialetto può essere un alleato discreto e affidabile, e non una minaccia per la vita privata degli utenti.

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