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Amazon, in Italia chiude un sito specializzato in recensioni false a cinque stelle

La battaglia di Amazon contro le recensioni false sta ottenendo risultati concreti, evidenziati recentemente dalla prima sentenza emessa da un tribunale civile italiano che ha portato alla chiusura di Realreviews.it. Questo sito premiava i recensori offrendo il rimborso della spesa per l’acquisto dei prodotti in cambio di recensioni a 5 stelle sull’e-commerce. La sentenza storica del tribunale di Milano ha stabilito che il proprietario del sito ha violato le leggi sulla concorrenza sleale, arrecando danni sia ad Amazon che ai suoi clienti. Questo è solo uno dei tanti passi avanti nella lotta contro le recensioni false condotta dall’azienda.

Una sentenza importante

La decisione legale contro Realreviews.it fa parte di una strategia più ampia per contrastare le recensioni false. Nel 2023, sono stati adottati 44 provvedimenti in Europa, con azioni legali intraprese in Spagna, Francia e Germania. Dal 2015 inoltre, team di professionisti sono impegnati nella lotta contro i broker di recensioni false. Amazon ha anche precedentemente presentato la prima denuncia penale europea per recensioni false in Italia. In quel caso, il broker era stato accusato di aver orchestrato una rete di individui disposti a pubblicare recensioni false a 5 stelle in cambio del rimborso completo dell’acquisto. Queste attività illecite non solo danneggiano la concorrenza e l’integrità del sistema di recensioni, ma ingannano anche i consumatori in buona fede.

Uomo con smartphone | Unsplash @Jonas Leupe

Altroconsumo ha definito i servizi di boosting come “un fenomeno illecito e dannoso”, poiché influenzano negativamente le decisioni d’acquisto dei consumatori. Le recensioni sono diventate un elemento cruciale nell’esperienza di acquisto, poiché forniscono informazioni fondamentali che possono influire sulla scelta finale del consumatore. Tuttavia, il mercato illecito dei broker di recensioni false cerca di sfruttare questa importanza a fini illeciti.

Come si muovono i broker per trovare nuovi “recensori”

Questi broker reclutano consumatori attraverso vari canali, inclusi siti web, social media e servizi di messaggistica. Offrono incentivi come denaro o prodotti gratuiti in cambio di recensioni false. Queste pratiche dannose hanno suscitato preoccupazione tra le autorità e le organizzazioni dei consumatori, poiché minano la fiducia dei clienti nell’integrità del sistema di recensioni online.

Amazon: “Una tappa importante nella nostra lotta”

La sentenza del Tribunale di Milano rappresenta un passo importante nella lotta contro le recensioni false. Amazon è determinata a perseguire i responsabili di queste pratiche dannose, inviando un chiaro messaggio sulla sua intenzione di proteggere i suoi clienti. Claire O’Donnell, Direttore di Selling Partner Trust & Store Identity di Amazon, ha sottolineato l’importanza di questa lotta dichiarando: «La sentenza del Tribunale di Milano segna una tappa importante nella nostra lotta per proteggere i clienti dalle recensioni false. Il nostro obiettivo è assicurare che ogni recensione sullo store di Amazon sia affidabile e che rifletta le reali esperienze dei consumatori».

Altroconsumo: “Ingannati i consumatori in buona fede”

Federico Cavallo, responsabile relazioni esterne di Altroconsumo, ha commentato: «Non possiamo che plaudere all’impegno di Amazon e alla prima storica sentenza emessa da un tribunale civile in Italia contro un sito di recensioni false. Denunciamo da tempo il fenomeno delle recensioni abusive che inganna e colpisce in primis i consumatori in buona fede»

Andrea Zoccolan

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