Alibaba rilancia la sfida a Nvidia con un chip AI e vola a +20% nei mercati asiatici

Crescita

Alibaba guadagna in borsa grazie ai nuovi chip e sfida Nvidia. Fonte foto www.wikipwdia.org-cryptohack.it

Franco Vallesi

3 Settembre 2025

Il colosso cinese spinge sull’acceleratore di cloud e intelligenza artificiale, aggirando i limiti imposti dagli USA e rilanciando la sfida a Nvidia.

Negli ultimi mesi del 2025, Alibaba ha compiuto un balzo che ha sorpreso anche gli osservatori più ottimisti. Dopo un lungo periodo di stagnazione e riorganizzazioni interne, il colosso cinese dell’e-commerce e dei servizi digitali è tornato sotto i riflettori, trascinato dalla crescita della divisione cloud e da un’innovazione tecnologica strategica: un chip proprietario per l’intelligenza artificiale, capace di rivaleggiare con le soluzioni occidentali, in particolare quelle prodotte da Nvidia.

L’innovazione nei chip AI spinge la ripresa finanziaria

La mossa vincente è stata il lancio del nuovo chip di inferenza AI sviluppato internamente, progettato per potenziare i servizi cloud e l’elaborazione di grandi modelli linguistici. Un annuncio che ha scatenato l’entusiasmo degli investitori, portando il titolo Alibaba a segnare un aumento fino al +20% sulla Borsa di Hong Kong nel giro di poche ore. La società ha saputo reagire con rapidità alle restrizioni imposte dagli Stati Uniti sull’export di chip ad alte prestazioni verso la Cina, sviluppando in casa una soluzione che non solo soddisfa le esigenze locali, ma si propone come leva competitiva anche nel panorama internazionale.

Nvidia
Nvidia. Fonte foto www.wikipwdia.org-cryptohack.it

A livello numerico, il trimestre aprile-giugno 2025 ha visto entrate pari a 247,65 miliardi di yuan (circa 34,6 miliardi di dollari). Pur leggermente inferiori alle stime degli analisti, i risultati hanno mostrato una netta accelerazione nella divisione Cloud Intelligence, che ha registrato una crescita del +26% su base annua. È in questo contesto che il nuovo chip ha fatto la differenza, rafforzando le prospettive di sviluppo di prodotti basati su modelli linguistici avanzati e servizi di machine learning per aziende e pubblica amministrazione.

Nel frattempo, la società ha confermato un piano di investimenti fino a 53 miliardi di dollari nei prossimi tre anni, focalizzati su infrastrutture cloud, sviluppo di chip proprietari e integrazione dei servizi AI in ambito education, fintech, pubblicità digitale e logistica.

Il nuovo corso strategico dopo la ristrutturazione interna

Il cambio di passo di Alibaba arriva anche dopo una serie di turbolenze interne. La riorganizzazione del gruppo in sei divisioni autonome, annunciata nel 2023, ha trovato piena attuazione nel corso del 2024 e ha permesso alla compagnia di semplificare la governance, facilitare l’accesso a capitali esterni per le unità più promettenti e incentivare una gestione più orientata al profitto. La nuova leadership, insediata tra fine 2024 e inizio 2025, ha puntato tutto sull’autonomia tecnologica, con una strategia definita “AI first” che ha già prodotto i primi risultati tangibili.

Il ritorno della fiducia degli investitori non è solo legato ai numeri, ma anche alla sensazione di una Alibaba più snella, reattiva e ambiziosa, capace di parlare lo stesso linguaggio dei big tecnologici americani. Anche l’annuncio di nuove collaborazioni con aziende locali per l’applicazione dell’IA nel settore medico e nella smart mobility ha contribuito ad alimentare l’euforia dei mercati.

L’effetto traino si è esteso anche ad altri titoli tech cinesi, segno di una rinnovata fiducia nella capacità innovativa del Paese, in un contesto globale dove la competizione sull’intelligenza artificiale è ormai il terreno decisivo per la leadership economica del futuro.

Le prossime trimestrali saranno il vero banco di prova. Ma per ora Alibaba si è guadagnata qualcosa che, in Borsa, vale più di qualsiasi previsione: la percezione del cambiamento.

Se fino a qualche anno fa Alibaba sembrava aver perso slancio nel confronto con i giganti americani, oggi dimostra che la partita è tutt’altro che chiusa. Il rilancio passa da infrastrutture proprietarie, visione strategica e una capacità di adattamento geopolitico che poche aziende al mondo possono vantare. Con il chip AI e il nuovo piano industriale, Alibaba non sta solo cercando di proteggersi dalle restrizioni internazionali: sta cercando di riscrivere le regole del gioco. E in un’epoca in cui chi domina l’intelligenza artificiale detiene le chiavi del futuro, il messaggio che arriva da Pechino è chiaro: la tecnologia cinese non ha più intenzione di rincorrere, vuole guidare.

Change privacy settings
×